domenica 20 febbraio 2011

Primarie Torino: vecchio (Fassino) o nuovo (Gariglio)?

Ad una settimana dalle Primarie del Centrosinistra, come abbiamo visto, gli scontri si fanno sempre più intensi tra i due candidati del PD.

Chiamparino, Sindaco uscente, si è schierato apertamente a favore di Fassino, sottolineando che, a suo avviso, se ci fosse la possibilità di un terzo mandato i cittadini gli riconfermerebbero la fiducia. Secondo Chiamparino ciò che serve è continuità: "l’esigenza di cambiare tutto si avverte là dove le persone non sono soddisfatte e le cose non funzionano. Non mi sembra il caso di Torino. Qui si parte da una città governata per 18 anni dal Centrosinistra, con risultati giudicati positivi dai cittadini. Battere sulla discontinuità può essere una strategia di campagna elettorale, però a esagerare si finisce per gettare via insieme con l’acqua sporca, che sarei io, anche il bambino (quanto di buono abbiamo fatto), che poi è quel a me sta a cuore. La posta in gioco è troppo alta».

Di parere opposto Berta, professore alla Bocconi di Milano, che a lungo è stato uno dei consiglieri più ascoltati da Chiamparino: "questa città ha bisogno di una scossa" che non può arrivare da chi "ha intenzione di lasciare tutto così com'è. Io credo che grazie alle amministrazioni Castellani e Chiamparino Torino abbia vissuto trasformazioni importanti, come nessun’altra città in Italia. Oggi però somiglia sempre di più a un mosaico. Non esistono più i grandi interessi costituiti (la grande industria, la grande banca) con cui un tempo si concertavano le strategie. Quei mondi ristretti non hanno più lo stesso grado di rappresentatività".

Riguardo a Fassino Berta spiega: "ero al Lingotto quando ha lanciato la sua candidatura. Mi sono trovato in mezzo a una platea di lupi grigi. Era la raffigurazione di una continuità senza scosse, dove tutti restano ai propri posti. Se questa città mantiene un’impostazione gerontocratica, in cui contano solo età ed esperienza, non farà molta strada".

In riferimento a Gariglio e alla questione dell'età spesso sottolineata dal candidato, Berta dichiara: "l’età è un riflesso dell’esigenza di aprire la rappresentanza. Il punto vero, e io l’ho provato alla convention di Gariglio, dove non mi sono imbattuto nelle solite facce, è che non si può sempre cercare conferma nei propri simili. Il mondo contemporaneo si regge sul costante confronto con il diverso. Chi cerca il suo simile mostra paura. Da questo punto di vista a Torino serve una scossa".

Nessun commento:

Posta un commento